Pep Guardiadola – Il Diamante difensivo

 

Bayern di GuardiolaIl nuovo Bayern di Guardiola presenta sempre per i neofiti terra di analisi tattiche… ma c’è da dire che lo stesso Pep stà affinando e adattando le sue idee sperimentali ad un calcio (tedesco) che mai si è spinto verso orizzonti che non portassero risultati sicuri. Ma l’apertura mentale ci ha portato a vedere uno dei terzini più forti al mondo ad interpretare quello che da sempre è ritenuto il ruolo di Mediano metodista. Associare Lahm a Pirlo farebbe saltare dalla sedia il buon vecchio Biscardi che ne avrebbe subito fatto un processo di almeno tre puntate televisive, ma Guardiola si è spinto anche oltre quando a Barcellona si inventò il Mascherano difensore centrale. Basta Finto Nueve il nuovo Bayern presenta la Falsa Difesa a 4 dove i terzini sono già centrocampisti  a supportare il centrocampo che con le rotazioni attira gli avversari lasciando alle due ali la possibiltà di rimanere nell’uno contro uno. Lo screen qui sopra mostra il movimento di Lahm ad integrarsi tra i due centrali come vertice basso con Kross che viene a chiudere quello che sembra un diamante difensivo. I due attaccanti del Dortmund credo che si siano sentiti impotenti di fronte a questa situazione perchè si può solo cercare di costringere ad una uscita forzata su un lato preferibile… ma non si può evitarla. La posizione di Alaba ha sempre aperto il lato di Dante fornendogli un uscita rapida che con il supporto di Kroos che arretrava dava un sovraccarico alla coppia Robben Alaba che a mio modesto parere è una tra le catene più forti che si possa vedere sulla fascia .  Il contributo di Kroos e di Dante alla fase di costruzione lo possiamo vedere in questo screen Dante kroosdove possiamo ben vedere come Dante abbia sfruttato una situazione statica del Dortmund per poter impostare nel corridoio che favoriva una situazione di superiorità numerica con Robben come punto terminale offensivo. C’è da dire che Kross in questo tipo di gioco riesce ad essere meno propositivo in verticale diventando un metronomo che sposta la pressione avversaria, ma l’intuizione di avanzare Martinez sulla trequarti con la rotazione di Kross a scendere sulla mediana a creato un compatto 3 3 3 1 con la linea Boateng Lahm Dante sulla mediana Kross che dirigeva i due terzini propositivi Rafinha e Alaba….sulla trequarti Martinez con le due ali Muller e Robben davanti… Mandzukic. Al di là del risultato l’idea di Guardiola non solo sembra innovativa ma anche ben organizzata, le tre linee infatti riescono a chiudere bene gli spazi interni dando la possibilità di scaglionarsi rapidamente in fase di costruzione, ma Guardiola dovrà ancora stupirci sotto il profilo degli aggiustamenti perchè momentaneamente il 4231 rimane ancora la formazione dove le qualità del Bayern si esaltano. A presto…..Bayern di Guardiola

Roma 1983 – 84 La leggenda di Franco Tancredi

tancredi 83-84Date a Cesare quello che è di Cesare….. fmprofessional regala agli appassionati uno dei Portieri italiani più forti che la tradizione calcistica italiana abbia mai sfornato. Non vogliamo discutere sulla classifica di chi sarebbe il primo della classe, noi non abbiamo i titoli per farlo, ma vogliamo parlare di un mito che faceva sognare ogni ragazzino che si tuffava in mezzo a due pullover stesi su un prato. Franco Tancredi non era alto non era possente ma tra i pali ha realizzato alcune delle parate più belle della storia, era il 17 maggio 1980 la Roma viene da anni mediocri ma finalmente ha la possibillità di giocarsi la finale di Coppa Italia contro il Torino….. finisce zero a zero dopo i supplementari…. la Roma si trova in difficoltà ai rigori sbagliando clamorosamente i primi battuti , sarà Franco Tancredi con le sue parate a portare la Coppa Italia nelle mani romaniste. Da qui inizia la Leggenda che porta la Roma a vincere lo Scudetto nel 1983  inserendo quella formazione tra le 30 formazioni più forti mai esistite nel calcio italiano, Franco Tancredi viene inserito nel 2012 negli undici titolari della Hall of Fame romanista un riconoscimento che certifica il suo contributo a fare diventare grande la maglia giallorossa.Fortissimo nell’uno contro uno… la sua agilità e rapidità unita a dei riflessi da leopardo ipnotizzava qualsiasi attaccante, sopratutto quando il tiro era dagli undici metri. La sua specialità infatti erano i rigori, la leggenda infatti vuole che le sue statistiche si avvicinino ad aver parato 2 rigori su 3 nella sua carriera, ma più tardi lo stesso Tancredi ha rivelato di essere stato anche molto astuto segnandosi spesso su un foglietto dove i suoi avversari avevano tirato il rigore precedente.

fmprofessional riproduce il mito sulla scheda giocatore  di FM e lascia gli appassionati con una frase che spiega il mito giallorosso:

“FRANCO TANCREDI era un portiere che poteva stare appoggiato al palo per 89 minuti…e al novantesimo era capace di toglierti la palla dal sette…”